La cultura della sicurezza
Le problematiche sulla sicurezza in mare sono poco sentite dal mondo diportisti, prendono poche ore minuti nelle scuole vela elevato di soccorsi e incidenti. In particolare i materiali per la sicurezza sono attualmente poco testati e di fatto, al momento del bisogno si rivelano inutilizzabili o difficili usare.
Un numero enorme di may day sono la conseguenza di semplici guasti meccanici al motore.
Molte barche vengono abbandonate e poi ritrovate ancora galla.
Durante la tristemente famosa gara del Fastnet del 1979, 24 barche su totale 303 partecipanti sono state abbandonate, di queste solo cinque sono affondate.
i materiali per sicurezza sono scarsamente provati e testati e le procedure sono poco praticate.
Quando succede una emerganza molti skipper non ne hanno avuto esperienza precedente, neanche durante corso.
Una buona manutenzione del motore evita guasti comuni ma frequenti.
Una anche semplice conoscenza dei primi soccorsi da dare un infortunato pu salvargli vita.
La legislazione italiana sulle zattere salvataggio trasferisce la responsabilità dall'utente al fornitore, sconsigliando di fatto di fare pratica sul loro uso.
Pochi hanno visto cosa c'e dentro una zattera, pochissimi hanno imparato a lanciarla e soprattutto pochi hanno avuto esperienza salirvi con mare formato prima di doverlo fare in una emergenza vera.
Ecco perché l'Accademia Velica si è concentrata, tra l'altro, su corsi relativi alla sicurezza in mare.
L'Accademia raccoglie della documentazione per aumentare la sicurezza e dei link sui siti principali dedicati alla sicurezza. Per quanto riguarda gli equipaggiamenti di sicurezza l'Accademia ha in programma alcune prove pratiche a mare per testare i materiali più diffusi, in quanto abbiamo constatato che i materiali troppe volte, al momento di utilizzarli, risultano complicati, difficili e inefficaci.